martedì 2 marzo 2021

Conflittualità sociale

Povertà – ISTAT
La soglia di povertà assoluta rappresenta il valore monetario, a prezzi correnti, del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia, definita in base all’età dei componenti, alla ripartizione geografica e alla tipologia del comune di residenza.
Una famiglia è assolutamente povera se sostiene una spesa mensile per consumi pari o inferiore a tale valore monetario.
Si fa presente che:
  • la numerosità familiare non può superare i 12 componenti;
  • i “Grandi comuni” includono anche i comuni della periferia dell’area metropolitana;
  • i dati sono disponibili a partire dall’anno 2005.
 
Mobilità sociale

Mobilità sociale, movimento di individui, famiglie o gruppi attraverso un sistema di gerarchia sociale o stratificazione. Se tale mobilità comporta un cambiamento di posizione, soprattutto nell'occupazione, ma nessun cambiamento nella classe sociale, si chiama "mobilità orizzontale." Un esempio potrebbe essere una persona che passa da una posizione manageriale in una società ad una posizione simile in un altro. Se, tuttavia, il movimento comporta un cambiamento nella classe sociale, è chiamato "mobilità verticale" e comporta "mobilità verso l'alto" o "mobilità verso il basso." Un operaio industriale che diventa un ricco uomo d'affari si muove verso l'alto nel sistema di classe; un aristocratico terriero che perde tutto in una rivoluzione si muove verso il basso nel sistema.

 
Bauman – Devianza e mercato del consumismo
Zygmunt Bauman in "La società dell'incertezza" (1999) ha rilevato l'evidente aumento della figura del consumatore nella società post-industriale, riconoscendo una chiara connessione tra il consumismo e le incertezze che questo nuovo tipo di società ha portato.
Tracciando un parallelo tra società "moderna" e società "postmoderna", Bauman ha osservato che il progresso tecnologico ha reso il lavoro di massa sempre più inutile in relazione al volume di produzione. Questo portò indubbiamente allo sviluppo di lavori "effimeri" (o "provvisori"), a scapito di lavori fissi, a tempo pieno, rigidamente temporizzati, in gran parte maschili e solidamente impiantati.
Il "regime di regolamentazione", di cui la fabbrica e l'esercito erano i principali strumenti e modelli istituzionali, aveva sostituito la moderna paura dell'incertezza con la paura di deviare dalle regole, e delle conseguenti sanzioni, che nasce dalla paura di essere diversi e quindi isolati. Così i comportamenti degli individui sono stati resi uniformi dalle pressioni esercitate da forze esterne, e l'elemento di volontarietà è stato espresso con il desiderio di conformarsi.
D'altra parte, con la deregolamentazione postmoderna, l'identità individuale rimane mal definita, fluttuante e "destrutturata", poiché i meccanismi di "ristrutturazione" perdono la loro funzione normativa o semplicemente non esistono più.
La riproduzione delle condizioni della vita sociale è quindi privatizzata e, invece di provocare un rapido adattamento delle politiche amministrative, "la paura della mancanza di certezza costringe gli individui ad uno sforzo frenetico di auto-affermazione e di auto-formazione".

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