sabato 28 novembre 2020

Conflittualità sociale


Durkheim e il concetto di anomia

Parlare di conflittualità sociale significa cogliere la natura puramente sociale di questi aspetti e problemi, individuare cioè nella società non solo un luogo in cui il conflitto si manifesta, ma anche un complesso di fattori da cui si genera. Durkheim introduce il termine di anomia stato di carenza normativa che si crea in una società quando si indebolisce la coesione tra i suoi membri.

La concezione Durkheimiana suggerisce che la causa profonda di questi eventi risiede nella società e non nelle persone da dove scaturisce l’anomia stessa. Durkheim attribuisce alla sociologia il compito di riaffermare la fondamentale coesione ed unità organica del corpo sociale. 

 

La stratificazione sociale

Come osserva Berger la nostra esperienza sociale si configura come un’esperienza di differenze. La parola strato evoca anche altri ambiti della nostra esperienza. La stratificazione sociale può quindi definirsi come la presenza, all’interno della società, di una molteplicità di livelli.



 

Forme di stratificazione sociale

Nel mondo antico, la stratificazione sociale conosceva una configurazione caratteristica legata all’esistenza della schiavitù. La schiavitù è un argomento diffuso e probabilmente veniva percepita come “naturale” anche se, al tempo stesso, si avvertiva la necessità di giustificarne l’esistenza.

Un’altra forma di stratificazione delle conseguenze sociali particolarmente marcate è quella legata al sistema delle caste. Si tratta di una stratificazione molto rigida. Spesso le caste si suddividono ulteriormente in sotto caste. Nelle moderne società occidentali la stratificazione sociale ha assunto forme differenti, espresse da nozioni specifiche, come ad esempio quelle di classe (tipica della concezione di Marx) e di ceto (introdotta da Weber).

 

I classici di fronte alla stratificazione: Marx e Weber

Per Marx il criterio fondamentale che determina la stratificazione sociale è di tipo economico. La nozione di stratificazione si lega immediatamente a quella di conflittualità. Tra le classi sociali il rapporto è d conflitto perenne, e non può essere altrimenti, poiché le loro reciproche posizioni sono generate dalla lotta per l’appropriazione delle risorse. 

La classe di appartenenza determina la posizione che un individuo ha all’interno della società. Marx chiama questa condizione “falsa coscienza”. Tra in classici del pensiero sociologico anche Weber ha affrontato il tema della stratificazione sociale. Weber individua altri due fattori che determinano le differenze di livello tra i diversi gruppi sociali: lo status e il potere

Il primo può definirsi come il livello di prestigio sociale. Nell’opposto una grande ricchezza non garantisce uno status ad essa adeguata. La stratificazione in base allo status da luogo ai ceti, insiemi di persone che hanno uno stile di vita simile. 

Stratificazione in base al potere, invece, da luogo ai partiti politici.



 

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