sabato 24 ottobre 2020

Foucault



Foucault – Panopticon e sorveglianza


Il Panopticon è una figura architettonica ideata come edificio istituzionale di controllo. Venne progettato dal filosofo Jeremy Bentham verso la fine del ‘700.

Il principio alla base di questa struttura è la dissociazione della coppia vedere-essere visti. Il Panopticon si presenta come una costruzione ad anello con al centro una torre con grandi finestre che si aprono verso la parte interna dell’anello. La costruzione è divisa in celle composte da due finestre, una si affaccia verso la torre centrale e l’altra verso l’esterno, in modo tale da permettere alla luce di attraversare le celle e rendere così i detenuti ben visibili. In questo modo è possibile che un grande numero di prigionieri venga controllata da un’unica guardia, posta nella torre centrale. I prigionieri sono costantemente osservati ma non hanno modo di osservare, poiché sono separati dai compagni di cella attraverso muri spessi. Questo consente di mantenere l’ordine all’interno della struttura, per le guardie gli individui sono separati in singole unità facilmente controllabili. L’effetto principale del Panopticon è quello di indurre nel detenuto uno stato cosciente di visibilità in modo tale che si possano esprimere le dinamiche del potere.

Bentham analizzò a fondo le dinamiche all’interno del Panopticon. Studiò il ruolo di ogni attore dal direttore ai detenuti. Bentham commissionò all’architetto Willey Reveley il compito di dare una struttura architettonica al Panopticon. Il pensiero dietro alla struttura era quello di esercitare una forma di controllo costante, se i detenuti avessero avuto l’idea di essere controllati costantemente, allora avrebbero seguito le regole. Con l’avanzare dell’industrializzazione in Inghilterra, il numero di fabbriche e di operai era in aumento. Bentham pensò allora che la struttura potesse essere applicata non solo alle prigioni ma anche alle industrie, asili e scuole. La proposta di Bentham suscitò grande interesse nel governo britannico. I funzionari rimasero particolarmente colpiti dall’analisi del lavoro di Bentham. Il filosofo sostenne che il Panopticon avrebbe potuto essere il mezzo con il quale estrarre il lavoro ai prigionieri, e che ciò fosse possibile grazie alla costante supervisione da parte delle guardie. In seguito a diversi problemi con le prigioni di Londra, il governo inglese finanziò la costruzione di una prigione a Millbank, ispirata al Panopticon. Nonostante le aspettative fossero alte, all’interno della prigione di Millbank i detenuti svilupparono malattie mentali e casi di schizofrenia a causa del costante controllo a cui erano sottoposti.

In seguito alla morte di Jeremy Bentham, nel 1832 venne costruita a Londra la prigione di Pentoville. Questa era costituita da una sala centrale con ali radiali e servì come modello per la costruzione di molte altre prigioni della Gran Bretagna. Il modello del Panopticon si diffuse anche fuori dalla Gran Bretagna, nel 1925 Gerardo Machado, presidente di Cuba, diede l’ordine di costruire una prigione ispirata alla struttura di Bentham. Dalla sua decisione prese vita il Presidio Modelo, una struttura carceraria che rappresenta al meglio il concetto di Panopticon. Nei 5 anni successivi il governo cubano costruì altre quattro strutture simili. Nei Paesi Bassi i penitenziari ispirati al Panopticon non ebbero un grande successo. Le prigioni fallirono il loro obiettivo in quanto le finestre delle celle circolari rivolte verso la torre erano troppo piccolo e quindi le guardie non avevano modo di esercitare un controllo totale sui detenuti. Anche in Italia ci sono delle strutture ispirate a questo concetto. Il più conosciuto è il carcere di Santo Stefano costruito dai Borbone che ha una struttura semicircolare come il Panopticon. Venne dismesso verso la fine del Novecento.

Michel Foucault (15 ottobre 1926–25 giugno 1984) fu un filosofo francese noto per l’analisi dei rapporti di potere. Nella sua opera più famosa “sorvegliare e punire” si concentra sull’analisi storica dei sistemi punitivi, sanzionatori e penitenziari tra cui il Panoptismo, una forma di potere che si esercita attraverso il controllo minuzioso degli spazi. Nel suo libro Foucault definisce il Panopticon e ne analizza le funzioni. Secondo l’autore l’effetto principale del Panopticon è quello di indurre nel detenuto uno stato cosciente di visibilità che assicura il funzionamento automatico del potere. La sorveglianza deve essere costante nei suoi effetti anche se discontinua nella sua azione. Bentham, infatti, strutturò il Panopticon in modo tale che il potere potesse essere visibile e inverificabile. Visibile poiché ogni detenuto avrà costantemente davanti a sé l’alta torre dalla quale viene osservato, inverificabile perché non potrà mai avere la certezza che in quella torre ci sia qualcuno ad osservarlo. Nella sua opera Foucault descrive tutte le strategie adottate da Bentham per impedire ai prigionieri di vedere se il sorvegliante fosse presente o meno. Per far si che non potessero scorgere nemmeno l’ombra del sorvegliante, vennero progettate delle persiane all’interno della sala centrale di sorveglianza, e per passare da un settore all’altro non erano presenti delle porte ma delle chicanes.

L’analisi del potere di Foucault ha avuto un’influenza importante sulla sociologia contemporanea. Il suo studio si concentra sulle tecnologie e sulle ortopedie dell’anima: il potere non si definisce in base alla sua capacità di repressione ma attraverso pratiche sociali come la tecnologia e la burocrazia, modi di organizzare forme di controllo interiorizzate. Secondo il filosofo il potere transita attraverso il soggetto e la sua essenza biologica. Il potere infatti va analizzato nei suoi particolari e nelle forme apparentemente nascoste di disciplina e sorveglianza, quindi da una microfisica del potere, che analizza il potere che si insinua fin nella gestione dei corpi. La gestione del corpo è legata alla sua utilizzazione economica, il corpo viene investito da rapporti di potere, di dominio e il suo costruirsi come forza lavoro è possibile solo se entra a far parte di un sistema di assoggettamento. Il corpo, secondo Foucault, diventa forza utile solo quando è sia corpo produttivo che corpo assoggettato. Si tratta appunto di una microfisica del potere che le istituzioni mettono in gioco la quale suppone che il potere che si esercita sia concepito come una strategia e non un’appropriazione, proprio come all’interno del Panopticon.

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